Il Punto
EDIZIONE SPECIALE
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RAFFAELLO E L'ANTICO
Nella villa di Agostino Chigi
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a cura di Alessandro Zuccari e Costanza Barbieri
6 APRILE - 2 LUGLIO 2023
Villa Farnesina, Via della Lungara 230 - Roma
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La mostra Raffaello e l’antico nella Villa di Agostino Chigi chiude le celebrazioni del “Trittico dell’Ingegno Italiano”, iniziato con la mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità (2019) e proseguito nel 2021-2022 con le tre mostre dedicate a Dante: La biblioteca di Dante; La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media; Con gli occhi di Dante. L'Italia artistica nell'età della Commedia.
L’esposizione – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello e dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con il sostegno di Intesa Sanpaolo – mette in luce un aspetto cruciale del Rinascimento italiano finora non sufficientemente evidenziato: la svolta classica di Raffaello nel secondo decennio del Cinquecento è ben nota grazie a numerosi studi, ma poca attenzione è stata finora riservata all’influenza che l’importante collezione di statue, sarcofagi, cammei, rilievi, libri e monete antiche di Agostino Chigi ha avuto sull’Urbinate. Chigi e Raffaello, scomparsi a soli cinque giorni di distanza nell’aprile del 1520, sono stati accomunati da una profonda intesa fondata sull’amicizia e sul lavoro: dopo i papi Giulio II e Leone X, il banchiere senese è stato il committente più assiduo e munifico del Sanzio.
Le “magnifiche raccolte” del ricco mecenate andarono disperse già dopo la sua morte, e poi con il Sacco di Roma fino alla vendita della villa ai Farnese nel 1579, andando a incrementare le grandi collezioni romane ed europee. Grazie a importanti prestiti la mostra è l’occasione per riallestire, almeno in parte, le raccolte chigiane nel luogo d’origine e avere piena comprensione di quanto siano state fonte d’ispirazione per lo stile classico di Raffaello e della sua scuola, di Peruzzi, di Sebastiano del Piombo e del Sodoma, contribuendo allo sviluppo del pieno Rinascimento. Per la prima volta, dopo cinquecento anni, la “casa” di Agostino Chigi torna a essere quello “scrigno” capace di racchiudere in un luogo unico lo spirito di quel tempo, ricomponendo un dialogo tra “antico” e “moderno” che solo la percezione fisica può assicurare.
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Statua di Psiche alata, Marmo, h. cm 149, prima età imperiale. Roma, Musei Capitolini, Palazzo Nuovo, Galleria, inv.MC S 287. Roma, Musei Capitolini; Archivio Fotografico dei Musei Capitolini; © Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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Pittore senese, Ritratto di Sigismondo Chigi, Olio su tela applicata su tavoletta, cm 15 x 11,5, seconda metà XVI sec.- Ariccia, Palazzo Chigi, inv.160, Ariccia, Palazzo Chigi, archivio fotografico
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Anonimo romano (copia da Sebastiano del Piombo), Ritratto di donna (identificata con Francesca Ordeaschi, sposa di Agostino Chigi), Olio su tavola, cm 73 x 54,5- 1520-1550 ca. Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica – Galleria Corsini, inv.221, Su concessione del Ministero della Cultura - Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma
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Statua di Eros del tipo Centocelle, Marmo, h. cm 165, metà del II secolo d. C., Napoli, Museo Archeologico Nazionale, inv. 6353. Su concessione del Ministero della Cultura - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
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"Huntington, storia di un gene antico"
LETTURE CORSINIANE
2 aprile 2023 - ore 12:00
Sala di Scienze Fisiche
prenotazione obbligatoria: https://forms.gle/m4p8AaMkuY2c7rnk7
diretta streaming sui CANALI LINCEI
Ore 11 visita della Biblioteca Corsiniana e delle sale dell’Accademia
prenotazione obbligatoria: palazzocorsini@lincei.it
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