Speciale Respirazione e esercizi con il freddo: la nostra esperienza con il Metodo Wim Hof
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Il Metodo Wim Hof®, dal nome di colui che l’ha inventato, è un modo per riscoprire le proprie capacità fisiche e mentali attraverso le tecniche di respirazione, l'esposizione al freddo e l'allenamento mentale. L’apprendimento e l’applicazione del Metodo consentono di sbloccare il nostro potenziale interno e sviluppare una migliore salute e una maggiore forza fisica. ll Metodo Wim Hof è semplice e accessibile a tutti.
Il cuore del Metodo è una tecnica di respirazione scientificamente riconosciuta che si ispira alle pratiche di meditazione dei monaci tibetani. Questa tecnica consente di elevare la temperatura corporea e di disfarsi di sentimenti e pensieri negativi.
Nel Metodo, questa tecnica è associata alla terapia del freddo. L’obiettivo, raggiungibile con una pratica regolare, è quello di migliorare la salute, il benessere e le prestazioni personali.
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Fu mio marito Pier Francesco a scoprire il Metodo Wim Hof attraverso alcune ricerche online e l’ascolto dei podcast sul benessere e sulla longevità. Dopo diversi mesi di pratica della routine del mattino “stile Wim Hof” (continua a leggere e capirai di che cosa parlo), Pier decise di iscriversi a un corso sul Metodo della durata di un weekend e tenuto da Inspire Potential a Prato Spilla, una località dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Correva l’aprile 2021 e fui felice di vederlo tornare sano da un’esperienza che consideravo potenzialmente letale. Ma non solo: dai suoi occhi traspariva una nuova energia e il suo viso era più disteso, più calmo di come mi era parso solo quarantotto ore prima.
Pier sarebbe dovuto ritornare a Prato Spilla a dicembre con un amico ma un impegno personale lo aveva trattenuto a Vicenza. Fu allora, dopo non poche discussioni di approfondimento e infinite rassicurazioni, che decisi di unirmi a lui per la sessione formativa di inizio marzo, anche se solo l’idea di un bagno gelato o di camminare nella neve in costume mi terrorizzava. Ma, mi dissi, questo mi aiuterà a uscire dalla mia zona di confort quando nella vita dovrò prendere altre decisioni scomode.
Per farvela breve, durante tutto il fine settimana, non mi sono tirata indietro nemmeno da un’esercitazione con il freddo e, soprattutto, ho imparato una cosa fondamentale: il segreto, il cuore del Metodo Wim Hof, non è solo il freddo, ma soprattutto la respirazione.
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Leonardo Pelagotti, istruttore esperto certificato del Metodo Wim Hof, è un ingegnere, ex ginnasta nazionale, Master Instructor Oxygen Advantage® e allenatore Animal Flow®. Elise Pieters è un’insegnante di Yoga. Leonardo e Elise sono all'origine del progetto Inspire Potential.
Nei loro corsi, ci insegnano a sviluppare il nostro potenziale attraverso diversi strumenti di biohacking come la respirazione e lo Yoga, l'ormesi a freddo, la forza mentale e il movimento.
Leonardo e Elise organizzano corsi di formazione per permetterci di sperimentare una vera trasformazione e di riprendere il controllo della nostra mente, rafforzare l’organismo, riapprendere a respirare per vivere al massimo ogni giorno. Offrono inoltre eventi su misura per l'allenamento dei migliori atleti e sessioni di teambuilding per le aziende. Il prossimo corso su Metodo Wim Hof e Biohacking si svolgerà a San Ruffino in Toscana dall'8 al 10 aprile. Clicca qui per avere maggiori informazioni sull'evento.
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La forza del movimento,
il potere della respirazione
Del MOVIMENTO e della sua capacità di stimolare la resilienza cerebrale abbiamo già scritto nella nostra KL#17. In estrema sintesi, l’esercizio fisico ha la capacità di influenzare positivamente la riserva neuronale aumentando l’espressione del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF) che promuove la neurogenesi (formazione di nuovi neuroni) e la plasticità sinaptica (la tendenza naturale del cervello a rispondere dinamicamente agli stimoli), riduce lo stress ossidativo e l'infiammazione, migliora il flusso sanguigno cerebrale e periferico che stimola cambiamenti positivi nella struttura e nella morfologia del sistema vascolare cerebrale. Tutti questi cambiamenti modellano l'attività cerebrale e fungono da protezione contro i disturbi legati allo stress.
Per quanto riguarda la RESPIRAZIONE nel Metodo Wim Hof, essa va praticata sempre in posizione distesa o seduta e in un luogo sicuro. Non va mai effettuata alla guida dell’auto, in acqua o sotto la doccia. Leonardo in questo video ci spiega molto bene come e quando effettuarla ma prima di lanciarci nella pratica è opportuno sapere che la respirazione Wim Hof impatta sul sistema nervoso autonomo, deputato alla regolazione inconscia delle funzioni corporee vitali. Per la precisione attiva il sistema nervoso simpatico, che ci mette in allerta per essere pronti ad agire.
Il battito cardiaco aumenta, i vasi sanguigni si contraggono, la pressione del sangue e la temperatura corporea salgono, la produzione di ATP (dall’inglese Adenosine TriPhosphate), il consumo di energia e la capacità di ossigenazione dei polmoni crescono.
L’intensità e la rapidità della respirazione comportano un incremento a breve termine dell’ossigenazione (O2) del sistema cardiovascolare e un elevato rilascio di anidride carbonica: al termine di questa pratica si avrà quindi una quantità di ossigeno nel sangue maggiore rispetto all’anidride carbonica.
Di conseguenza, il pH del sangue subisce un lieve aumento nell’immediato; in altre parole il sangue diventa più alcalino e si esercita un maggiore controllo sull’iperacidità del nostro organismo.
La respirazione Wim Hof si attua attraverso un’iperventilazione controllata va appresa per gradi poiché, soprattutto le prime volte, può dare giramenti di testa.
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L'importanza di respirare con il naso 👃🏽
Anche se alcuni siti danno l’indicazione di respirare con la bocca nella pratica del Metodo Wim Hof, è invece importante utilizzare il naso. Questo perché:
- la respirazione attraverso il naso consente, soprattutto all’inizio, di progredire gradualmente nella pratica del Metodo evitando i fastidi dovuti all’iperventilazione da parte di chi non è ancora in grado di controllarla a fondo;
- il naso filtra i microbi e riscalda l’aria. Si evitano così possibili irritazioni della gola e dei bronchi;
- si ottimizza il cosiddetto spazio morto (l’aria non penetra in alcuni tratti dell’apparato respiratorio) aumentando il volume d’aria introdotto e dunque l’ossigeno.
Ricordiamoci che anche nella vita di tutti i giorni - e non soltanto nella pratica del Metodo – è fondamentale respirare con il naso. Se riusciamo ad attuare una respirazione lenta e nasale allontaneremo lo stress e vivremo più a lungo in salute. Prestiamo attenzione e, se abbiamo l’abitudine di respirare con la bocca, cominciamo a praticare, oltre alla respirazione Wim Hof al mattino, degli esercizi calmanti come quello illustrato in questo nostro post su Instagram 📸
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L’esperienza con il freddo 👇🏽👇🏽
Come sempre, la respirazione è fondamentale
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I benefici dell’esposizione al freddo (come una doccia fredda da 30 secondi a due minuti, praticata idealmente ogni mattina a digiuno dopo la respirazione) sono stati analizzati in vari studi scientifici e vanno dalla riduzione dell’infiammazione, allo stimolo del metabolismo, al recupero a seguito di attività fisica. Ma l’esposizione al freddo si lega anche a una superiore qualità del sonno, a una migliore concentrazione e a un’aumentata risposta immunitaria.
L’importante, negli esercizi con il freddo, è non distrarsi mai dalla respirazione in modo da effettuare espirazioni lunghe e controllate. Così facendo, il freddo diviene via via un alleato della nostra salute e non un più un pericolo da evitare a ogni costo.
Che cosa ci portiamo a casa?
- la percezione del freddo come di un prezioso alleato per la salute che si sta sostituendo alla mia innata PAURA DEL FREDDO;
- l’importanza della respirazione come tecnica di meditazione perché vi assicuro che durante la respirazione Wim Hof è difficile distrarsi da quanto si sta facendo. E una maggiore concentrazione diviene un prezioso compagno lungo tutto l’arco della giornata;
- la respirazione nasale (e controllata) come funzionale alla longevità, da monitorare costantemente affinché, qualora persa nel tempo, diventi nuovamente un’abitudine.
Ora, prima di chiudere, ricordiamoci che qualunque abitudine - sia essa la respirazione, la doccia fredda o il movimento, sedimenta nel nostro cervello dopo 40 giorni di pratica.
Ma per un inizio con il giusto sprint 🚀 vi aspettiamo a Prato Spilla.
Alessandra Lodi
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È in farmacia 🏥 il libro di Leonardo Pelagotti “La respirazione per la padronanza di sé”. Se anche tu vuoi ottimizzare il tuo potenziale fisico e mentale, ti suggerisco di partire da qui. Ne abbiamo solo poche copie dunque passa al più presto!

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